Polar Bear Cam: osservare dal vivo gli orsi polari e i cambiamenti climatici

| scritto da |


di Irene Gozzelino

Il Natale è ormai alle porte. Siamo già attorniati da stelle luccicanti. Babbo Natale ci sorride dalle vetrine circondato da riproduzioni più o meno riuscite di renne e orsi polari. Non sarebbe più bello dare un’occhiata a un orso polare vero? Tramite la Polar Bear Cam questo è possibile.

La web-cam Polare da cui ci si può connettere comodamente da casa, è sponsorizzata da Polar Bears International, un’organizzazione no profit presente in tutto il mondo, che si dedica alla conservazione dell’orso polare e del suo habitat attraverso la ricerca, la tutela e l’educazione ambientale. I dati raccolti vengono messi a disposizione delle istituzioni e, in generale, di tutti.

L’associazione si prefigge di diventare con il tempo una risorsa fondamentale a livello mondiale nel campo della ricerca scientifica, della diffusione di informazioni e dell’educazione ambientale; inoltre promuove il lavoro di gruppo e la valorizzazione dell’apporto e delle esigenze degli stati coinvolti.

Barbara Nielsen, Responsabile della Comunicazione per Polar Bears International, ha dato risposta alle nostre curiosità.

Prima di tutto, qual è l’utilità scientifica della webcam?
Il principale valore della webcam è quello di offrire a tutti gli abitanti del pianeta un punto di osservazione sul mondo dell’orso polare, permettendo loro di vedere, in prima persona, i cambiamenti climatici che stanno interessando l’Antartide. Nello stesso tempo la web-cam documenta le condizioni degli orsi polari e della loro popolazione”.

Come può essere utile la webcam nella protezione dell’orso polare, dell’ambiente e qual è il suo valore nel campo della comunicazione ambientale?
Le persone che seguono le immagini registrate dalla web-cam sono colpite dalla bellezza degli orsi e del loro habitat. Molti hanno anche notato, oltretutto, che la maggior parte degli orsi sono sottopeso. Infatti, fino a pochi giorni fa, la neve sulla tundra era molto scarsa e nessuna copertura di ghiaccio era ancora apparsa nell’intera Hudson Bay impedendo di fatto agli orsi di spostarsi in luoghi dove potersi nutrire. Fino a solo trenta anni fa, il congelamento della baia avveniva tipicamente nella prima o seconda settimana di novembre. L’utilizzo della web-cam permette quindi di constatare con i propri occhi l’effetto del riscaldamento globale sull’Artico. Uno dei visitatori del nostro sito ci ha scritto di aver trovato “spezza cuore” le immagini degli orsi particolarmente dimagriti in attesa che si formi la calotta di ghiaccio necessaria alla loro migrazione verso zone più ricche di cibo. Il suo commento continua poi sottolineando come, proprio per le immagini così significative che trasmette, la web-cam sia uno strumento altamente persuasivo in tema di riscaldamento globale”.

Barbara ci ha parlato anche del sito explore.org, un contenitore virtuale di dati che documentano la difficile situazione della popolazione degli orsi. Molti i link che permettono di approfondire l’argomento e offrono i mezzi per partecipare attivamente alla causa.

Questa volta, sotto il vostro albero di Natale, non dimenticate un regalo per gli orsi polari e l’ambiente.

Lascia un commento