Design e ambiente: un binomio vincente?

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di Anna de Polo

Il design ha preso per mano l’ambiente per condurlo fra i locali più trendy di Milano. La coppia, forte ormai di un legame profondo, ha seguito il magico percorso tracciato da lampade volanti, appese –o sospese?- per le vie del centro.

Potrebbe essere l’incipit di una nuova favola urbana, invece è quanto accaduto durante il Salone del Mobile (a Milano dal 14 al 19 aprile). Lo studio di progettazione [1+2=8] ed Ecolight, consorzio per la gestione dei rifiuti elettronici (Raee), hanno lanciato (S)Top Selection, una guida tra gli eventi proposti per il Fuori Salone: così il design si è abbinato all’ambiente per sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti elettronici e sul loro corretto recupero. L’iniziativa ha visto protagoniste le lampade volanti by Ecolight che, installate all’ingresso dei locali aderenti al progetto, hanno guidato i visitatori in un percorso attraverso i luoghi di tendenza milanesi. Queste lampade, simili a lanterne o a palloncini, sono state ideate dallo studio [1+2=8] e sono in grado di rimanere sospese a circa tre metri di altezza grazie all’elio e ad una combinazione di tre materiali che impediscono all’elio di fuoriuscire.

«(S)Top Selection è un progetto che abbiamo lanciato l’anno scorso insieme ad Atelier Panda e che ha riscosso molto successo –spiegano Andrea Barra e Davide Gallina, ideatori di [1+2=8]- La lampada conferisce forma e luce, staccandola da quella condizione di staticità che invece è propria delle lampade convenzionali. Non fluttua, bensì vola, diventando strumento privilegiato per lanciare un messaggio. È un modo per ricordare a tutti che una lampadina a basso consumo energetico deve essere portata in piazzola e non messa nel sacco dell’indifferenziata».

Questa delle lampade volanti è solo una delle tante iniziative in cui i temi dell’ambiente e della sostenibilità si combinano con quelli del design, della moda e dell’arte. Da questo matrimonio insolito d’idee e spunti creativi nascono cose come il green glamour, l’eco-design, la green architecture e l’environmental art, che stimolano una crescente curiosità anche tra i non addetti ai lavori. Dall’Atelier del riciclo, che si occupa del riuso creativo di oggetti che apparentemente hanno esaurito la loro funzione, ai quadri vegetali di Isacco Brioschi, sono davvero tante e stupefacenti le nuove forme d’arte che si tingono di verde. A questo proposito segnaliamo il Salone del Lusso Sostenibile (1.618 Sustainable Luxury Fair), che si terrà nel Palais di Tokyo a Parigi dal 6 al 10 maggio. L’evento, patrocinato dal WWF e dal Ministero della Cultura francese, si propone di mettere in mostra opere in cui si coniugano la componente estetica, la qualità dell’oggetto e il rispetto dell’ambiente. Per chi non avesse occasione di andare così lontano ricordiamo la mostra itinerante Fashion Paper, inaugurata a Palazzo Isimbardi il 29 aprile a Milano, dove resterà fino all’11 maggio, per poi spostarsi a Firenze e Torino. La mostra ospiterà gli abiti elaborati dagli studenti delle scuole di moda utilizzando carta riciclata. «Concetto base del progetto -spiega Bianca Capello, curatrice dell’evento- è comunicare la moda, l’arte e il design attraverso un materiale eticamente “buono” e artisticamente affascinante come la carta».

Nel caleidoscopico mondo della moda e del design la presenza delle tematiche ambientali sembra in alcuni casi più una scelta di marketing, che sfrutta la tendenza del momento, piuttosto che la nascita di una vera sensibilità ambientale. In questo modo si corre il rischio di creare assuefazione, abituando il pubblico ai messaggi “green” e diffondendo l’idea che si tratti solo di una moda. D’altra parte, per veicolare i messaggi ambientali al maggior numero possibile di persone è necessario sfruttare molteplici mezzi, nella speranza che questi non ne falsino il contenuto ma, anzi, lo rinnovino, rendendolo più “fresco” e proponendolo sotto una nuova luce.

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di Anna de Polo

Il design ha preso per mano l’ambiente per condurlo fra i locali più trendy di Milano. La coppia, forte ormai di un legame profondo, ha seguito il magico percorso tracciato da lampade volanti, appese –o sospese?- per le vie del centro.

Potrebbe essere l’incipit di una nuova favola urbana, invece è quanto accaduto durante il Salone del Mobile (a Milano dal 14 al 19 aprile). Lo studio di progettazione [1+2=8] ed Ecolight, consorzio per la gestione dei rifiuti elettronici (Raee), hanno lanciato (S)Top Selection, una guida tra gli eventi proposti per il Fuori Salone: così il design si è abbinato all’ambiente per sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti elettronici e sul loro corretto recupero. L’iniziativa ha visto protagoniste le lampade volanti by Ecolight che, installate all’ingresso dei locali aderenti al progetto, hanno guidato i visitatori in un percorso attraverso i luoghi di tendenza milanesi. Queste lampade, simili a lanterne o a palloncini, sono state ideate dallo studio [1+2=8] e sono in grado di rimanere sospese a circa tre metri di altezza grazie all’elio e ad una combinazione di tre materiali che impediscono all’elio di fuoriuscire.

«(S)Top Selection è un progetto che abbiamo lanciato l’anno scorso insieme ad Atelier Panda e che ha riscosso molto successo –spiegano Andrea Barra e Davide Gallina, ideatori di [1+2=8]- La lampada conferisce forma e luce, staccandola da quella condizione di staticità che invece è propria delle lampade convenzionali. Non fluttua, bensì vola, diventando strumento privilegiato per lanciare un messaggio. È un modo per ricordare a tutti che una lampadina a basso consumo energetico deve essere portata in piazzola e non messa nel sacco dell’indifferenziata».

Questa delle lampade volanti è solo una delle tante iniziative in cui i temi dell’ambiente e della sostenibilità si combinano con quelli del design, della moda e dell’arte. Da questo matrimonio insolito d’idee e spunti creativi nascono cose come il green glamour, l’eco-design, la green architecture e l’environmental art, che stimolano una crescente curiosità anche tra i non addetti ai lavori. Dall’Atelier del riciclo, che si occupa del riuso creativo di oggetti che apparentemente hanno esaurito la loro funzione, ai quadri vegetali di Isacco Brioschi, sono davvero tante e stupefacenti le nuove forme d’arte che si tingono di verde. A questo proposito segnaliamo il Salone del Lusso Sostenibile (1.618 Sustainable Luxury Fair), che si terrà nel Palais di Tokyo a Parigi dal 6 al 10 maggio. L’evento, patrocinato dal WWF e dal Ministero della Cultura francese, si propone di mettere in mostra opere in cui si coniugano la componente estetica, la qualità dell’oggetto e il rispetto dell’ambiente. Per chi non avesse occasione di andare così lontano ricordiamo la mostra itinerante Fashion Paper, inaugurata a Palazzo Isimbardi il 29 aprile a Milano, dove resterà fino all’11 maggio, per poi spostarsi a Firenze e Torino. La mostra ospiterà gli abiti elaborati dagli studenti delle scuole di moda utilizzando carta riciclata. «Concetto base del progetto -spiega Bianca Capello, curatrice dell’evento- è comunicare la moda, l’arte e il design attraverso un materiale eticamente “buono” e artisticamente affascinante come la carta».

Nel caleidoscopico mondo della moda e del design la presenza delle tematiche ambientali sembra in alcuni casi più una scelta di marketing, che sfrutta la tendenza del momento, piuttosto che la nascita di una vera sensibilità ambientale. In questo modo si corre il rischio di creare assuefazione, abituando il pubblico ai messaggi “green” e diffondendo l’idea che si tratti solo di una moda. D’altra parte, per veicolare i messaggi ambientali al maggior numero possibile di persone è necessario sfruttare molteplici mezzi, nella speranza che questi non ne falsino il contenuto ma, anzi, lo rinnovino, rendendolo più “fresco” e proponendolo sotto una nuova luce.

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