Cristina Gabetti: tv, libri e… se stessa per promuovere comportamenti eco-attenti

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di Francesco Rasero

E’ stato presentato nei giorni scorsi a Torino, nella sala “Punt e Mes” di Eataly, il nuovo libro “Occhio allo spreco – Consumare meno e vivere meglio” scritto da Cristina Gabetti, giornalista ambientale e inviata di “Striscia la Notizia”.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’autrice, anche il “patron” di Eataly, Oscar Farinetti, e il vice-direttore de “La Stampa”, Massimo Gramellini, autore della prefazione, che ha sottolineato come un valore aggiunto del libro sia «il modo con cui l’autrice ci spinge ad adeguare i nostri stili di vita al mondo che cambia: con un sorriso. Prendendo le novità come un’occasione per essere finalmente felici».

Il volume è un insieme di riflessioni e suggerimenti per una condotta di vita eco-sostenibile, per “risparmiare, vivere una vita sana e proteggere l’ambiente”, scritto con un linguaggio semplice ma sintetico e diretto, frutto dell’esperienza televisiva dell’autrice. Al termine di ogni capitolo vi è addirittura una check-list contenente piccoli gesti quotidiani “da tenere d’occhio in ufficio/a casa/fuori casa”.

Si parla di sostenibilità ambientale quasi a 360 gradi: dai prodotti stagionali e a chilometri zero ai pannelli solari, dalla spesa senza sprechi alla riscoperta delle vecchie ricette della nonna, dai detersivi fai-da-te al baratto e riuso, ma anche consigli a più ampio raggio, quali “conosci i tuoi vicini di casa” o “coltiva le tue risorse interiori”. Il volume riprende infine alcuni dei servizi andati in onda negli ultimi mesi su Canale5 e invita ad ulteriori approfondimenti attraverso numerosi “link” indicati nelle note.

Punto di forza di “Occhio allo Spreco”, oltre all’approccio citato da Gramellini, è poi il posizionamento dell’autrice stessa come self-testimonial a supporto del contenuto del libro. Cristina Gabetti, infatti, vive in prima persona le esperienze che cita: coltiva un piccolo orto insieme a tutta la famiglia, si fa la lista per la spesa e va a piedi nel negozio sotto casa, usa i mezzi pubblici per gran parte dei suoi spostamenti, indossa abiti che hanno parecchi anni, d’inverno sta in casa con il golf e d’estate non usa il condizionatore, beve acqua del rubinetto, compra prodotti alla spina, fa parte di un Gruppo di Acquisto Solidale, ecc…

Al termine della presentazione, Envi.info ha scambiato qualche riflessione con l’autrice.

Con la rubrica di “Striscia” hai portato all’attenzione nazionale (e, forse, “nazional-popolare”) i temi della sostenibilità ambientale, partendo dai piccoli gesti quotidiani. La televisione può essere quindi una buona maestra? In base alla tua esperienza diretta, ritieni che sia uno strumento efficace per comunicare tematiche ambientali a un vasto pubblico? Non si corre il rischio di semplificare o addirittura banalizzare certi argomenti?
«La società è una somma di individui e quando si porta l’attenzione sul potere dei singoli gesti e sulle dinamiche di causa-effetto -che sia tra le mura di casa, per strada, in ufficio o in pubblico- la questione non cambia. In quest’ottica, la risonanza di azioni eco-attente può essere esponenziale. Le sane abitudini sono efficaci a 360 gradi e chi le integra nel proprio quotidiano non riesce a comportarsi in modo diverso secondo le circostanze in cui si trova. Il cambiamento inizia dentro e il mio impegno, in tutte le cose che faccio, è di motivare la gente a provare strade nuove, a impostare stili di vita più aggiornati ai tempi che viviamo. La forza della Tv è che raggiunge un pubblico vastissimo e, in pochi minuti, ogni settimana, riesco a trasmettere abbastanza informazioni per indicare percorsi possibili e suggerire soluzioni. Il feedback che ricevo attraverso il sito di Striscia la Notizia (dalla mia pagina la gente clicca e mi scrive) è molto incoraggiante: la gente recepisce e agisce! Banalizzare non dipende dal mezzo ma da come lo si usa!».

Come nasce il libro “Occhio allo Spreco” e a quale pubblico si rivolge? La tua esperienza diretta può essere (oltre al sorriso citato da Gramellini) il valore aggiunto del volume?
«Ho scritto il libro per i miei telespettatori e per coloro che vogliono suggerimenti e contenuti per impostare nuovi stili di vita. E’ rivolto indistintamente a tutti, perché è facile e allegro. Io parto dal presupposto che non abbiamo più tempo per essere pessimisti: è ora di agire, e l’esperienza mi insegna che quando l’azione nasce in modo proattivo, da un autentico desiderio di sintonizzarsi con il proprio tempo, il percorso che ne consegue diventa entusiasmante. Pensare positivo è necessario per non fermarsi di fronte agli ostacoli, che sono tanti. Affrontarli con la paura di non superarli è molto più faticoso che credere di poter fare il salto. Ogni tanto si sbatte il naso, ma è così che è la vita».

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