RECENSIONE: La comunicazione ambientale: sistemi, scenari e prospettive

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di Emanuela Rosio

Ravenna – Mercoledì 30 settembre, in piazza del Popolo a Ravenna, nell’ambito della manifestazione Ravenna 2009 – rifiuti, acqua, energia. Sostenibilità e innovazione, città e territorio è stato presentato il libro “La comunicazione ambientale: sistemi, scenari e prospettive” di Erik Balzaretti (membro del Comitato Scientifico di AICA dal 2003) e Benedetta Gargiulo, ed. Franco Angeli.
Gli autori sono stati intervistati da Patrizio Roversi insieme ad Andrea Atzori, direttore del Consorzio di bacino Padova 2 che ne ha curato l’edizione. Durante l’evento Patrizio Roversi ha fatto un simpatico esempio, che ha messo in evidenza il carattere fortemente relazionale che la comunicazione ambientale a carattere locale può sviluppare. L’esempio da cui è partito è stata l’introduzione del servizio porta a porta a casa della madre novantenne. Tale cambiamento ha fatto sì che la nipote si trovasse a dover spiegare alla nonna come fare la raccolta differenziata e che l’anziana signora chiedesse l’aiuto della vicina di casa nelle incombenze di portare i materiali ai contenitori. Addirittura sul frigo della signora sembrano esserci da un lato le indicazioni sulle medicine da prendere e dall’altro su quali materiali conferire al servizio di raccolta, giorno per giorno. Il tutto nasce da una nuova forma di dialogo intergenerazionale in cui i giovani sensibili all’ambiente aiutano agli anziani a ritornare alle vecchie abitudini di non buttare via niente e i vicini di casa si trovano a parlare e a interagire anche solo per decidere dove mettere i contenitori.
Dalla comunicazione ambientale in pratica alla Roversi si è poi passati all’utilissimo testo di Balzaretti /Gargiulo, cui va l’indubbio merito di aver trasformato in teoria tante esperienze concrete di comunicazione ambientale. Il testo presenta una prima parte in cui si ricostruisce la storia della comunicazione ambientale e si fa un breve excursus della sua evoluzione nel corso degli anni. Si inizia parlando di comunicazione ambientale come comunicazione sociale, per giungere poi al cambiamento legato alla necessità di introdurre elementi di valutazione e di monitoraggio dei risultati delle campagne di comunicazione. Comunicare le questioni ambientali significa infatti raggiungere obiettivi quantificabili e stabili soprattutto quando le campagne sono a supporto dei servizi a carattere locale.
Nella seconda parte si forniscono indicazioni più operative sui nuovi strumenti che possono essere usati anche attraverso azioni di marketing aggressive, e che conducono a contatti diretti con la popolazione. La comunicazione infatti non è mai ferma e dunque le strategie cambiano al cambiare della società a cui si rivolgono, tenendo sempre presente che da un lato è importante non essere troppo negativi con i messaggi e dall’altro raggiungere i cittadini in modo diretto e coinvolgerli.
Concludono l’opera due approfondimenti sulla valutazione dell’efficacia delle azioni di comunicazione ambientale, e sulla comunicazione attraverso il web, a cura di Mimma Cedroni e Francesco Pira.
Consigliamo il testo a tutti colori che vogliono approfondire la teoria della comunicazione ambientale e fare un salto in avanti nell’analisi di nuovi strumenti, e sicuramente a chi ha sempre fatto comunicazione ambientale in pratica, ricordando che l’innovazione in comunicazione deve sempre essere l’arma vincente.
Concludiamo con un grazie Erik Balzaretti per aver citato AICA nella storia della comunicazione ambientale.

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