Grom: tra tradizione e innovazione

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di Eleonora Anello

Il limone Sfusato di Amalfi, la nocciola Tonda Gentile delle Langhe, la pesca di Leonforte, hanno detto addio alla plastica. I tanto famosi quanto deliziosi gelati Grom non si contraddistinguono più soltanto per la genuinità degli ingredienti impiegati ma anche per le scelte ecologiche a favore dell’ambiente. Grazie alla partnership con Novamont, leader nella produzione del Mater-Bi, cucchiaini, coppette, sacchi per i rifiuti e shopper saranno completamente biodegradabili.

Fin dal 2003, da quando ha inaugurato la sua prima gelateria nel centro di torino, Grom ha immediatamente puntato sulla creazione di un’immagine forte senza nulla invidiare ai grandi marchi della ristorazione internazionale, adottando un suggestivo claim, “Il gelato come una volta”. Le lunghe code, dai 15 ai 20 metri, non si sono fatte attendere e sono diventate una caratteristica peculiare.
In questa grande opera comunicativa, il marchio Grom non ha tralasciato la passione per l’ambiente adottando un articolato credo aziendale: “Grom Loves World”. La green philosofy è stata affidata ai media e comunicata in ogni punto vendita attraverso materiale informativo sapientemente esposto. Così il consumatore, mentre pazientemente attende il proprio turno, può apprendere che oltre alla raccolta differenziata attiva nei negozi di tutto il mondo (New York, Parigi, Tokio solo per fare alcuni esempi), agli ingredienti provenienti da coltivazioni biologiche rispettose dei tempi della natura, alla carta utilizzata prodotta da foreste gestite in modo responsabile, ai mezzi a basse emissioni di CO2 per la logistica, oggi, Grom bandisce la plastica a favore di un innovativo materiale prodotto dall’amido di mais e da oli vegetali.

«La collaborazione con Grom è un’ulteriore dimostrazione che grazie alle scelte di innovatori è possibile mettere in atto sistemi orientati alla sostenibilità economica ed ambientale ed alla riduzione dei rifiuti diffondendo informazione e cultura nei confronti dei cittadini che sviluppano una maggiore sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale» sottolinea l’Amministratore Delegato di Novamont, Catia Bastioli.

«Grom Loves World non è una campagna di comunicazione ambientale ma il semplice tentativo di un’azienda di essere moderna – precisa Guido Martinetti, impreditore che ama definirsi “contadino gelataio” e comproprietario della società assieme a Federico Grom – La sostituzione delle plastiche inquinanti a favore del Materbi è stata una scelta funzionale in quanto lo abbiamo considerato il materiale che più si addice alle nostre esigenze. Così abbiamo investito negli stampi esclusivi dei cucchiaini, sia grossi che piccoli, grazie anche al contributo di Giulio Iacchetti per il design. Consideriamo i nostri stessi negozi un’occasione per fare comunicazione, un tipo di comunicazione coerente con le nostre azioni e legato soprattutto alla trasparenza».

Cono o coppetta? Noi consigliamo il cono: è zero waste!

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