UniGVM: un progetto per rendere ecofriendly le “macchinette”

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Il corso di Marketing Sociale della laurea magistrale in Comunicazione Pubblica e d’Impresa dell’Università di Bologna tenuto dal professor Giuseppe Fattori ha una modalità d’esame molto particolare: la realizzazione di un vero e proprio progetto di marketing!

UniGVM è l’abbreviazione di Uni Green Vending Machine, progetto realizzato in collaborazione con l’Italian Social Marketing Network (https://marketingsociale.net/); lo scopo è quello di rendere più sostenibili ed ecofriendly i distributori automatici dell’ateneo, le cosiddette “macchinette”. L’iniziativa   si inserisce in un percorso che il Professor Fattori sta portando avanti dai primi anni del 2000 con una serie di progetti volti alla promozione di un minor uso di plastica monouso e, più in generale, alla tutela della salute del pianeta e delle persone.

A comporre il team UniGVM sono: Federico Aviano, Sofia Casadei, Eleonora Cereda, Giulia Nicolini e Riccardo Piva. Per raggiungere il loro obiettivo hanno deciso di redigere delle linee guida da proporre all’Università di Bologna in previsione della scadenza dei capitolati d’appalto attuali e dei conseguenti bandi che verranno indetti per gli anni a venire.

Le dieci linee guida si dividono tra qualità e riciclo, per focalizzare l’attenzione sia sulla salute del pianeta che su quella degli studenti, combinando il prodotto bio e quanto più possibile local a un packaging facilmente riciclabile. Ecco le proposte:

Tutela della salute:

  • Almeno il 25% dei prodotti all’interno del distributore automatico devono essere locali (filiera corta).
  • Almeno il 10% dei prodotti all’interno del distributore automatico devono essere freschi.
  • I succhi di frutta devono contenere frutta almeno al 70%.
  • Prodotti Gluten free/biologici segnalati da un adesivo o un indicatore
  • Il distributore deve avere pannelli informativi o monitor touch screen, con informazioni sulle caratteristiche dei prodotti venduti o con informazioni di servizio (o sulla salute) proposte dall’ente.
  • Il distributore delle bevande calde deve avere indicazioni di ingredienti e allergeni

Tutela dell’ambiente:

  • Attività di logistica del gestore a minimo impatto ambientale ed energetico.
  • Distributori automatici a basso consumo energetico.
  • Adozione di bottiglie monouso composte da una percentuale minore di plastica o fabbricate con plastica riciclata (25%)
  • Introduzione di contenitori per lo smaltimento differenziato dei rifiuti da collocare vicino ad ogni distributore e luogo di ristoro; particolare attenzione è rivolta ai rifiuti prodotti dai distributori automatici. Un esempio virtuoso in merito è il progetto “Ri-Vending”, a cui ha aderito l’Università di Parma, per la raccolta dei bicchieri in plastica usa e getta (economia circolare).
  • Presenza di apposite etichette illustrative sui contenitori dei rifiuti che spieghino all’utenza come riciclare ogni prodotto.
  • Miglioramento dei contenitori già presenti ai fini di un’ideale esperienza di riciclo per l’utente (indifferenziato, vetro, plastica, carta, organico).
  • Presenza di un “reverse vending machine” vicino al distributore automatico

“Oltre alla parte più burocratica, che riguarda bandi e linee guida, il progetto prende vita anche sui social: tramite lo username @unigvm potrete trovarci sia su Instagram che su Twitter.” – afferma Sofia, responsabile della comunicazione sui social del progetto – “Seguendoci resterete aggiornati sulle avventure di Macchinetto, la nostra mascotte, che dovrà destreggiarsi tra uffici pubblici e tempistiche da rispettare per rendere le pause tra una lezione e l’altra giuste per tutti, anche per il pianeta!”

Di seguito alcuni scatti che ritraggono le squadre di ragazzi al lavoro:

Sofia Casadei

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