#IoCamminoInItalia, la campagna per ripartire dal turismo lento

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Imprenditori, comuni ed appassionati si uniscono per favorire una ripresa in tutta sicurezza alla scoperta dei nostri territori. Dalla necessità di garantire una ripresa che sia sicura e sostenibile, nasce #IoCamminoInItalia. Si tratta di una rete di persone ed istituzioni legata al mondo dell’escursionismo che coopera per fare in modo che il nostro Paese riparta anche dai preziosi cammini che lo attraversano. L’iniziativa, lanciata con un video e un gruppo Facebook, ha già riscosso grande successo.

Per saperne di più, abbiamo intervistato Silvio Marino, coordinatore Gruppo Comunicazione della campagna.

Salve Silvio, in cosa consiste la campagna #IoCamminoInItalia?

In questo periodo un gruppo di persone si è ritrovato unito da una passione e da uno slogan: “IO CAMMINO IN ITALIA”. Del gruppo fanno parte: creatori di cammini, gestori, autori di guide, tour operator, associazioni di camminatori, gestori di ospitalità, insomma una piccola rappresentanza del variegato mondo che anima il mondo dei cammini. Convinti che cambieranno le modalità di fruizione delle vacanze, abbiamo pensato che potevamo essere utili in diversi modi: ad esempio avendo una interlocuzione con il governo per specificare le esigenze del settore e devo dire, che abbiamo riscontrato nella sottosegretaria Bonaccorsi una grande attenzione ed una capacità di entrare nei problemi. Abbiamo pensato che fosse positivo fornire informazioni e chiarimenti, dove possibile, agli operatori, in prima fila guide ed accompagnatori ed in ultimo abbiamo realizzato il primo di una serie di filmati che raccontano che camminare in Italia “è bellissimo”. Il video rilanciato dalla nostra pagina Facebook ha avuto, al momento, più di 21 mila visualizzazioni. Direi non male come primo passo.

Perché pensate sia importante ripartire dai cammini italiani?

I cammini sono una straordinaria opportunità per riscoprire angoli del nostro territorio, poco conosciuti. In questo particolare momento, siamo convinti che rappresentino un’alternativa agli stili di vacanza più tradizionali. Sicuramente percorrere un cammino da minori problemi di assembramento. Inoltre, ci pare, ci sia in giro una nuova e più forte coscienza di sostenibilità ambientale. Beh, direi che le gambe sono un mezzo di trasporto particolarmente ecologico. E non le parlo degli aspetti più interiori del “cammino”. Una esperienza individuale che cambia le persone ma arricchisce anche per gli incontri che si fanno e le storie che si ricordano.

In tutto questo, qual è il ruolo della tecnologia nel progettare e percorrere cammini naturalistici?

Ormai ci sono talmente tanti ausili tecnologici che molti camminatori non si ricordano neanche come era un viaggio prima dell’era di internet. Ormai le tracce si scaricano su una APP, smartphone e orologi sono capaci di georeferenziare un percorso. Insomma, ormai, nello zaino, insieme a calzini, magliette eccetera… non può mancare un GPS.  

E come avete comunicato l’iniziativa?

Siamo un gruppo che è nato spontaneamente e come le dicevo, abbiamo creato una pagina Facebook, un gruppo Facebook e abbiamo realizzato un video. Tutti i temi che trattiamo originano dalla pagina Facebook e poi si avvalgono dei canali social di tutti gli aderenti. C’è da ricordare che all’interno di IO CAMMINO IN ITALIA ci sono sia persone che associazioni e/o Tour Operator. Insomma, una discreta bocca di fuoco.  Siamo cresciuti in fretta ed ora dovremo fare i conti con nuovi obbiettivi e nuovi traguardi. Siamo nati in tempo di lock down ma vorremmo portare tanti a Camminare in Italia in piena libertà. Intendiamoci bene. Ora rispettiamo tutte le regole imposte e anche quelle di buon senso ma l’augurio è che si possa tornare ad incontrarci lungo il Cammino.  

In conclusione, qualche esempio di cammino che, facendo parte della campagna, ha riscosso particolare interesse?

In realtà non parliamo nello specifico di alcun cammino. Sulla pagina Facebook ognuno può parlare dei propri progetti ed abbiamo la netta percezione che ci sia una grande richiesta di “cammini” da parte degli appassionati e contemporaneamente una nuova attenzione da parte dei tanti che ogni tanto dicono “sì un cammino lo farei volentieri”. Questo è proprio l’anno giusto.     

 

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