Natural Graffiti

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di Emanuele Biestro

Da sempre i graffiti dividono l’opinione pubblica: chi li ama, e li considera una forma d’arte, e chi li odia, mettendo in evidenza l’abbruttimento che creerebbero. Altri pensano che siano principalmente un metodo di comunicazione: si scrive qualcosa che un’altra persona, camminando distrattamente, legge. Da questa considerazione la geniale intuizione di Green Graffiti, che dal 2007 utilizza proprio questo mezzo di comunicazione… in modo sostenibile! L’idea di questa agenzia di comunicazione, partita dall’Olanda e poi diffusasi in tutto il mondo (oggi sono 12 i Paesi in cui opera), è proprio quella di utilizzare solo metodologie a basso impatto ambientale nelle sue campagne.

<< Realizziamo messaggi su piazze e marciapiedi utilizzando solo materiali naturali, senza l'aggiunta di solventi o sostanze chimiche: reverse-graffiti prodotti con sola acqua a forte pressione, chalk-graffiti con gesso nebulizzato, sand-graffiti con sabbia e un collante naturale, messaggi con muschio ed erba; organizziamo inoltre iniziative di gardening brandizzato, dando nuova vita ad aree di verde pubblico lasciate a sé stesse>> ci spiega Lorenzo Fabbri, project manager di Green Graffiti Italia. I graffiti vengono realizzati attraverso un template in ferro o alluminio (come quando i cantonieri rifanno le scritte per gli automobilisti sull’asfalto, per intenderci), utilizzando un’unica matrice per la riproduzione grafica del messaggio, che viene avviata al riciclaggio al termine dell’utilizzo. <<La tecnica che utilizziamo più spesso per i nostri lavori è quella dei reverse-graffiti. – continua Lorenzo – Questo metodo in particolare consente un risparmio di risorse incredibile se rapportato alla cartellonistica cartacea, molto impattante sia come consumo di carta che di acqua utilizzata nel processo produttivo. Vale la pena sottolineare che l’acqua di cui ci serviamo è piovana, raccolta tramite cisterne apposite o proveniente da pozzi. Un nostro reverse-graffito di 1,50×1,50 m richiede circa 12 litri d’acqua, non produce rifiuti, e si ‘cancella’ naturalmente, dato che è sufficiente il passaggio pedonale perché la superficie torni a sporcarsi.>> 
Ma non finisce qui: infatti Green Graffiti utilizza due tipologie di compensazione, quella idrica, versando per ogni graffito realizzato 1 € a GreenAdsBlue, e quella di CO2, versando 0,5 centesimi di euro per ogni km percorso durante ogni campagna a groenbalans, agenzia specializzata nella compensazione di CO2.

Guardando agli aspetti più comunicativi, i target sono estremamente variabili, ma si riconducono principalmente a chi frequenta le strade, come pedoni e automobilisti: si possono dare vita a percorsi, messaggi ripetuti, giochi di parole, ecc.. Lorenzo ci confessa anche che, durante la realizzazione dei loro lavori, vengono spesso a contatto con persone interessate alla street art o in generale incuriosite da quello che stanno facendo: in quel momento particolare si può anche insegnare qualcosa alle persone, soprattutto riguardo la sostenibilità!


Non c’è dubbio: fare graffiti non è mai stato così green!

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