Sono diventati neri, incazzati neri, per il carbon!

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di Annalisa TancrediCon spassionata sfrontatezza e un audace gioco di parole, la coalizione Fermiamo il carbone ha lanciato una nuova campagna di mobilitazione spontanea contro l’utilizzo del combustibile fossile più odiato dagli ambientalisti.

Le 38 associazioni promotrici dell’iniziativa si sono dichiarate alla stampa nazionale piuttosto irritate rispetto alla politica energetica delle istituzioni italiane e, senza ricorrere a mezzi termini, hanno lanciato il manifesto “Siamo incazzati neri. Neri come il carbone” uno slogan chiaro ed esemplificativo di quale sia il sentimento guida della lotta contro “la fonte di energia più vecchia e sporca che c’è”.

Largamente utilizzato come combustibile nelle centrali termoelettriche, il carbone è tra le fonti energetiche fossili più inquinanti in assoluto che, a causa dell’elevato contenuto di carbonio, è la fonte principale delle emissioni di Co2, dei cambiamenti climatici e delle piogge acide. Ad oggi, in Italia, ci sono 13 centrali elettriche a carbone di cui una – quella di Brindisi – è tra le 20 più inquinanti d’Europa (vedi la mappa). Inoltre, sono in corso la riconversione da olio a carbone della centrale di Porto Tolle e la realizzazione di un nuovo impianto presso le Saline Joniche.

«Una scelta che va contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica – si legge nel comunicato stampa diffuso dalla coalizione – contro la salute, lo sviluppo del territorio dell’agricoltura, del turismo e della pesca e contro l’occupazione».
«Mortale per gli esseri umani, per l’ambiente, per il clima. Dopo lo schiaffo sul nucleare, la lobby dell’energia ha deciso di investire sul carbone. Dicono che conviene. A chi? – recita il manifesto sulla pagina ufficiale degli “incazzati” – Non dicono che il carbone è il principale responsabile dei cambiamenti climatici. Non mettono nel conto i morti di Monterosso e di Genova, i danni delle alluvioni, le multe per non aver rispettato gli impegni sulla riduzione delle emissioni».

La campagna di adesione e partecipazione è aperta a tutti e, già nel corso della prima iniziativa lanciata a Carnevale, numerose persone sono scese nelle principali piazze italiane con il volto sporco di carbone. Inoltre, collegandosi al sito www.incazzatineri.it è possibile “scattare la propria incazzatura” per creare un’immagine personalizzata e, se questo non basta a placare la vostra arrabbiatura, potete scaricare “Il kit dell’incazzato” contenente a scelta degli stickers, il volantino, la T-shirt, lo striscione o il poster in formato pdf.

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