Che vinca il migliore?

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di Eleonora Anello

Alla fine anche lo IAP (Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria) ha stabilito che quella partita a scacchi era truccata! Forse la sentenza non ha avuto poi così tanta eco, però lo spot del Forum Nucleare Italiano, di cui avevamo parlato durante la sua messa in onda, è stato giudicato ingannevole.

L’autorità chiamata a vigilare sulle comunicazioni pubblicitarie ha così sentenziato: «Lo spot si propone al pubblico secondo lo stile di una comunicazione neutrale ed informativa, quasi si trattasse di una comunicazione sociale. Proprio per ciò, il messaggio appare viziato per mancanza di trasparenza circa la sua finalità promozionale, circa il prodotto che esso mira a promuovere (l’energia nucleare e la relativa scelta), circa l’identità dell’inserzionista e la sua comunicazione di parte. Grazie allo sfoggio di un’apparente terzietà rispetto agli interessi coinvolti, il messaggio utilizza una tecnica persuasiva estremamente efficace, che risulta però fortemente scorretta, ponendosi dunque in contrasto con l’articolo 2 del Codice, in quanto veicola affermazioni e rappresentazioni che possono indurre in errore il pubblico in relazione all’identità dell’inserzionista e quindi alle reali finalità promozionali del comunicato».

Per rimediare, al Forum è bastato aggiungere “Noi siamo favorevoli”, frase finale che palesa le vere intenzioni.

Truccata o no, noi la consideriamo una vittoria di Pirro. Una vittoria tutto sommato abbastanza inutile. La macchina di controllo che vigila sulle comunicazioni ha funzionato, emettendo la sua sentenza quando ormai però la campagna del Forum non era più in onda e aveva avuto modo di sortire i suoi effetti. La versione del video corretta e modificata, la si può vedere solo in rete. Insomma, la pena ci sembra un po’ troppo lieve se confrontata agli effetti che lo spot, mascherato da campagna sociale, ha avuto sul target.

Per questo Greenpeace, una delle associazioni che si è battuta affinchè la campagna pro nucleare venisse sospesa, nell’attesa della sentenza non è stata a guardare. Ha infatti risposto con una controcampagna, fatta di un sito e di un video che, seppur cliccatissimi sul web, non hanno avuto gli spazi e la programmazione dell’azione comunicativa del Forum Nucleare. Salvatore Barbera, responsabile della campagna contro il nucleare di Greenpeace Italia, conscio dello squilibrio, ha avanzato le sue richieste: «Vista la decisione del Giurì, chiediamo di trasmettere anche il nostro spot in televisione per avere un vero equilibrio nella discussione sul ritorno del nucleare in Italia. Temiamo, invece, che verrà applicata la strategia del silenzio, per evitare di far sapere che tra qualche mese si svolgerà un referendum anche sul nucleare».

L’avvicinarsi del referendum ha scatenato una dura e vivace competizione in campo comunicativo tra le diverse fazioni. È il caso, anche questa volta, di augurarsi che vinca il migliore?

3 commenti su “Che vinca il migliore?”

  1. La morale è sempre quella: in Italia se passi in televisione fai comunicazione, se rimani sul web fai nicchia!!
    Purtroppo lo sbilanciamento delle risorse economiche e della distribuzione decretano il vincitore delle competizioni comunicative. Per rimanere su Jakobson: il canale ha la meglio su tutti gli altri aspetti, che non sono sottovalutati (infatti lo spot è fatto molto bene da tutti i punti di vista) ma anche greepeace li usa bene, la differenza per la vittoria finale la fa il canale.
    Forse la morale potrebbe cambiare, le nuove generazioni sono meno contenitori e più motori di ricerca.
    Mi viene da dire che se vincerà il nucleare avrà vinto la Tv, se non passa il nucleare avrà vinto internet.

  2. Come un vulcano da solo (quello irlandese dal nome impronunciabile) ha bloccato il traffico aereo e contestualmente fatto risparmiare decine di migliaia di tonnellate di CO2 oggi un evento catastrofico mette sottoscacco una intera politica energetica: il 30% dell'energia del Giappone deriva dalle 51 centrali nucleari attive in quello Stato.
    La Natura detta le regole.
    A noi rispettarle per un gioco pulito.
    Chi cerca di fregare e sottrarsi alle regole non vince mai.

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