Low carbon economy: quale ruolo per la comunicazione ambientale di impresa?

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di Silvia Musso

Domani, martedì 22 febbraio si terrà a Milano il convegno Low Carbon Economy: Lo stato dell’arte su strategie, strumenti e frontiere. Al seminario del Csr Manager Network le implicazioni per ripensare la responsabilità sociale d’impresa.

L’evento è stato organizzato dal CSR Manager Network Italia, l’associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità delle maggiori imprese italiane e promossa da ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d’impresa).

Il convegno intende concentrare l’attenzione sulle imprese che stanno attuando meccanismi di carbon neutrality per misurare, ridurre e compensare le emissioni legate al ciclo produttivo, in linea con gli obiettivi imposti dall’Unione Europea al 2020. Pur non mancando, infatti, esperienze di eccellenza, sono ancora molte le complessità tecniche, normative, di efficacia e trasparenza che caratterizzano i tanti strumenti oggi a disposizione delle aziende.

Obiettivo dell’incontro è quindi fare il punto sulle opportunità e le sfide della low carbon economy, a partire dagli strumenti esistenti e dalle esperienze più innovative, e approfondire come questa strada possa diventare l’elemento centrale di una nuova politica di responsabilità sociale d’impresa realmente orientata allo sviluppo sostenibile. Questo richiederà anche di attuare una trasformazione, in termini di vision e mission, per guardare maggiormente alla dimensione territoriale e a logiche di partnership di sviluppo locale tra imprese, cittadini, istituzioni locali ed altri stakeholder.

Oggi la vera posta in gioco per le imprese è realizzare pienamente la transizione verso la low carbon economy. Si tratta allora di definire un quadro strategico di supporto che stimoli le aziende ad intraprendere percorsi reali di innovazione di lungo periodo e di ripensare, in questa chiave, il concetto stesso di responsabilità sociale d’impresa.

La forza del convegno sta nella eterogeneità degli interventi: numerose e di diversa entità e grandezza le aziende rappresentate. La giornata sarà inoltre aperta e chiusa da due grandi personalità a livello sia istituzionale, con Edo Ronchi, ex-ministro all’ambiente e presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, sia accademico con Stefano Pareglio, docente di Economia ambientale all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Tra le aziende che presenteranno le loro case histories si segnalano, tra le altre, San Pellegrino, Tetra Pak e Barilla.

Abbiamo raggiunto Caterina Torcia, Presidente Csr Manager Network che, domani, avrà il compito di aprire i lavori del convegno, e abbiamo provato a capire come la comunicazione ambientale possa inserirsi nel discorso della low carbon economy e della responsabilità sociale di impresa:

«In questi ultimi anni numerose campagne comunicative hanno avuto il pregio di porre l’attenzione e di diffondere su ampia scala le questioni relative alle emissioni di CO2 – spiega la dott.ssa Torcia. La comunicazione ambientale legata al discorso energetico è quindi fondamentale, ma è giunto il momento di fare un salto di qualità passando dalla focalizzazione sul tema della neutralizzazione e compensazione, ad esempio attraverso progetti di forestazione o piantumazione di nuovi alberi, a quello di riduzione. Per i prossimi anni la mission della comunicazione ambientale così come delle imprese sarà dare maggior rilievo e dare più appeal a quello che dovrebbe essere un obiettivo primario: fare efficienza energetica e ridurre le emissioni dei CO2».

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