Anche la musica classica diventa ecologica

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di Annalisa Audino

Chi l’ha detto che la musica non è ecologica. Il Festival MITO SettembreMusica (dal 3 al 24 settembe 2010) conferma anche per la quarta edizione il suo impegno a favore dell’ambiente e comunica attraverso una delle arti più emozionanti il suo messaggio: tutti possiamo contribuire al rispetto e al miglioramento della qualità della vita del nostro mondo.

L’annullamento delle emissioni prodotte dal Festival e la riduzione dell’impatto ambientale al minimo è un impegno concreto nel risparmio energetico, nell’impegno delle risorse e delle materie prime, nella riduzione delle emissioni dannose e nella compensazione della CO2 prodotta grazie alla creazione di nuove foreste. Gli organizzatori del festival hanno richiesto l’impegno di tutti i patners, fornitori e musicisti per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni a favore di un mondo più pulito e rispettoso. Per compensare le emissioni di CO2 MitoSettembreMusica ha sostenuto innanzitutto la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone, in Provincia di Milano, e in Madagascar, aderendo al progetto Impatto Zero di LifeGate. I due progetti hanno un alto valore scientifico e sociale: contribuire alla creazione e tutela di aree all’interno del Parco Rio Vallone, per conservare un polmone verde in un territorio fortemente urbanizzato, e, in Madagascar, mantenere l’equilibrio ecologico tipico del luogo. Inoltre il progetto internazionale prevede anche la ristrutturazione del villaggio ex-lebbrosario, della strada che porta in città, della rete elettrica, la costruzione di una piccola diga che possa portare acqua al villaggio, lo scavo di pozzi per permettere la coltivazione di alghe a scopo nutrizionale.

Mito Settembre Musica, inoltre, sostiene il rimboschimento di aree verdi cittadine di Torino, attraverso progetti di riduzione dei gas serra realizzati in paesi in via di sviluppo: le emissioni di CO2 generate dall’edizione torinese del Festival saranno calcolate con il supporto di Environment Park secondo quanto previsto dalla norma ISO 14064-1, relativa alle dichiarazioni in materia di gas ad effetto serra, e certificate da un organismo terzo indipendente. Per l’impatto calcolato sarà predisposto in collaborazione con Clean Planet, sistema sviluppato dal gruppo Asia, un progetto finalizzato ad individuare opportune azioni per la compensazione delle emissioni di CO2 residue distinte in progetti di Forestazione, progetti CDM (Clean Development Mechanism) e progetti Volontari (Voluntary Emission Reductions).

Mito non è la prima iniziativa dedicata all’ecosostenibilità attraverso la musica. Protagonisti dell’estate 2009 erano già stati la Street Academy con il progetto Come suona il caos e l’Umbria Jazz con concerti di band che utilizzavano strumenti riciclati. Insomma è ora di cambiare musica, in tutti i sensi, e fare del rispetto dell’ambiente e delle azioni per esso un sottofondo imprescindibile.

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