Life+: il nuovo progetto dell’Unione Europea per comunicare la vita dell’ambiente

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di Annalisa Audino

I mezzi di comunicazione sono fondamentali per qualsiasi tipo di progetto, specie per tutte le iniziative legate alle politiche che si stanno progressivamente sviluppando e che fanno fatica a raggiungere un ampio raggio di pubblico. Arrivare a tutte le varie fasce di lettori e saper interessare tutte le generazioni è infatti molto difficile.

La politica ambientale è uno degli argomenti più impegnativi e complicati da rendere accessibile a tutti: essa ha varie tematiche e altrettanto vari gruppi e mezzi di comunicazione, come le associazioni dedicate a particolari argomenti (da quelle animaliste a quelle strettamente ecologiche), i siti come il nostro, i giornali e le varie campagne pubblicitarie legate a singoli progetti. Tra questi, spicca Life, il mezzo ufficiale di comunicazione e sviluppo delle politiche ambientali dell’Unione Europea. L’ente è nato nel 1992 e si è sviluppato durante gli anni finanziando, fino al 2006, ben 3104 progetti in tutta Europa con un contributo totale di circa 2.2 bilioni di euro. A partire dal 2007 è invece nato Life +, una fase ulteriore del progetto di comunicazione che si protrarrà fino al 2013 e che prevede l’investimento di ulteriori 2143 bilioni di euro.

Le basi legali di Life+ sono rappresentate dal Regolamento (EC) N 614/2007: durante il periodo di validità, basandosi sulle regole sopra citate, la Commissione Europea valuterà e sosterrà un progetto all’anno, a patto che risponda ad una delle tre tematiche principali, LIFE+ Natura e Biodiversità, LIFE+ Politiche ambientali e LIFE+ Informatica e Comunicazione. La comunicazione dei progetti e il finanziamento stesso è diretto a enti pubblici e privati dell’Unione Europea e deve riguardare azioni da effettuare nei 27 stati membri. Il testo completo del regolamento di Life+ è scaricabile dal sito nella sezione dedicata; a partire dalla home page sono inoltre disponibili le news relative ai seminari in corso, a quelli in programma e ai vari progetti finanziati. È disponibile inoltre l’archivio di quelli degli anni passati: in particolare, sono descritti i migliori 23 progetti del 2009-2010.

Non mancano però le idee per il futuro: è già infatti in cantiere la fase successiva a Life+, un portale online per consultare i prossimi investimenti e i progetti dell’Unione Europea nel periodo 2014-2020.

«Vorremmo creare comunicazione con tutti i tipi di lettori – spiegano i responsabili – e far sì che non solo siano informati sui nuovi progetti, ma possano anche dare consigli, trovare nuovi obiettivi e nuove idee per contribuire alle iniziative della Commissione e per trovare nuovi finanziamenti per gli stessi. Per condividere consigli e pareri sarà possibile rispondere ad un form di 19 domande a partire da Febbraio 2011: l’obiettivo generale è contribuire all’incremento, all’aggiornamento e allo sviluppo delle politiche ambientali dell’Unione Europea, finanziando e promuovendo progetti pilota che corrispondano a precisi e complessi criteri di selezione. Come ha spiegato Jacqueline McGlade, EEA Executive Director, la salvaguardia dell’ambiente è una questione che deve interessare tutti e che, essendo molto complessa, deve avvalersi della sinergia di tutti i settori produttivi, politici e sociali».

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