Ecco qui la rassegna stampa di Dieci Azioni per Zero Rifiuti.
La Stampa.it – Tuttogreen – di Massimo Panarari
GSA News – di Giovanna Serrano
GreenMe.it – Sarò buon* con la terra – di Giuseppe Iasparra
Idee Green – di Michele Ciceri
Go toENGLISH VERSION!BUONE ECOVACANZE
di Emanuela Rosio
Oggi, primo agosto, è l’Overshoot Day, il giorno in cui abbiamo finito le risorse che il pianeta ci sta dando.
Da domani inizieremo ad essere in debito anche e soprattutto con noi stessi.
Che cosa possiamo fare per ridurre questo deficit nei confronti di ciò che ci circonda anche in vacanza? Le idee sono molte, molte le campagne di comunicazione che ci ricordano di comportarci correttamente non solo non lasciando rifiuti sulle spiagge o sui sentieri ma anche chinandoci a raccogliere quello che troviamo. Perché un solo piccolo gesto, un solo rifiuto raccolto se lo facciamo tutti può contribuire a migliorare la situazione e soprattutto perché un gesto gratuito spesso viene imitato e l’esempio è la migliore campagna di comunicazione.
Allora in valigia mettiamo qualche sacchetto e forse un paio di guanti in più e proviamo in spiaggia a giocare a raccogliere i rifiuti, sono certa che qualcuno ci guarderà, che qualcuno si avvicinerà a chiederci che cosa e perché lo stiamo facendo o molto più semplicemente qualcuno inizierà a fare quello che stiamo facendo noi.
Infine una richiesta, segnalateci le campagne di comunicazione che trovate magari mandandoci una foto sui profili social di www.envi.info perché sappiamo che molto si sta facendo e riteniamo che è bene dare visibilità alle campagne di comunicazione contro il fenomeno del littering soprattutto in momenti come l’estate in cui le persone hanno più tempo per leggere e si trovano in luoghi la cui bellezza aiuta a essere sensibili ed attenti.
E mi raccomando l’esempio, il gesto. Raccogliamo qualcosa e facciamolo consapevoli che è giusto e che qualcuno ci seguirà.
Buone vacanze sostenibili a tutti!
La parola all’esperto. Il contributo di…
Roberto Cavallo
(Presidente AICA 2003 - 2017)
"Non si può non comunicare". In questo assioma sono riunite tutte le contraddizioni del mondo della comunicazione.
Intanto iniziare con un "non" quando tutti i manuali ci dicono che non si inizia con una negazione, eppure a volte quanto è efficace!
E poi continuare con una doppia negazione, quanto di peggio segnalerebbe con una biro rossa una insegnante di lingua.
E finire con la constatazione che nessuno insegna comunicazione nelle scuole dell'obbligo e tanto meno nella vita quotidiana ritrovando imprenditori, amministratori e genitori che, ignorando i principi di una scienza non studiata, cadono sistematicamente nelle solite contraddizioni.
Eppure "non si può non comunicare". Per questo 14 anni fa su invito di un funzionario della Commissione Europea, Stergius Varvaroussis, decidemmo di far vita ad AICA.
Come mai alcune campagne di comunicazione funzionano più di altre?
Come mai alcune comunità non accettano impianti?
Come mai alcune categorie di persone si coalizzano contro la chiusura di un centro storico?
Come mai l'acqua del rubinetto è sempre peggiore di quella commerciale?
Come mai le nostre strade sono costellate di rifiuti abbandonati, ma quando andiamo in vacanza in luoghi puliti ne serbiamo un bel ricordo e lo raccontiamo insieme ai monumenti visitati o alle persone incontrate?
In 14 anni abbiamo provato ad indagare alcune vie per cercare risposte a queste e ad altre domande.
Non abbiamo trovato risposte univoche, ma abbiamo aperto una strada di consapevolezza.
Pensiamo che utilizzare le scienze sociali, la psicologia, analizzare i comportamenti non debba essere esclusiva di grandi marchi commerciali che inducono all'acquisto del proprio prodotto, ma deve essere strumento di chi i servizi li eroga senza che l'utente lo abbia scelto, come accade per la raccolta rifiuti, l'acqua pubblica, il transitare per il sentiero di un parco o per una via di un centro storico.
Perché tutto ciò ci circonda, ci sta intorno ovvero è ambiente.
E con l'ambiente dobbiamo imparare a comunicare.
Grazie per questi 14 anni.
Sono certo che AICA proseguirà questo cammino non solo per i soci, ma per tutti quelli che in qualche modo ne vengono in contatto, con la consapevolezza che non si può non comunicare.
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Roberto Cavallo è nella redazione, nel comitato editoriale e nel comitato scientifico della rivista:
Le Oasi di El Ouidane – fase 2
è un progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
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