Diventare professionisti dell’informazione ambientale

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Pochi giorni alla chiusura del bando Corso Laura Conti, borse di studio integrali per tutti i partecipanti. Intervista al direttore Luca Biamonte

Il Corso Euromediterraneo di giornalismo ambientale Laura Conti è giunto alla diciassettesima edizione Organizzato da Legambiente in collaborazione con la Regione Basilicata ed Editoriale La Nuova Ecologia, e in partenariato con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, quest’anno si terrà nelle splendide cornici di Maratea e Matera tra settembre e ottobre. Il 29 giugno chiuderà il bando che da diritto alla partecipazione e alle borse di studio. Ad oggi, con 16 edizioni all’attivo, sono molti i professionisti dell’informazione ambientale che sono passati per il corso. Per saperne di più sul “Laura Conti” e su come si sia evoluto il corso in parallelo con il mondo della comunicazione ambientale, abbiamo intervistato Luca Biamonte, giornalista professionista e direttore del Corso Laura Conti.

Come e quando nasce il Corso Laura Conti?

Il corso nasce nel 2001 per rispondere alle crescenti esigenze dell’informazione ambientale troppo spesso affidata a colleghi poco preparati. Sin da subito quindi l’obiettivo è stato quello di contribuire a specializzare, e quindi a riqualificare, colleghi già inseriti in realtà editoriali e a formare giovani, magari con ottime basi scientifiche ma senza capacità comunicative, che al corso hanno potuto e possono apprendere le tecniche dell’informazione.

Abbiamo organizzato la prima edizione a Cittanova nel parco nazionale dell’Aspromonte, grazie all’intuizione dell’allora presidente Tonino Perna. Un’iniziativa con forti ricadute sul territorio, in grado di trasferire giornalisti di fama e ragazzi provenienti da tutto il paese in luoghi spesso poco conosciuti.

Dalla prima edizione sono passati quindi diciassette anni. Oggi c’è necessità di esperti dell’informazione ambientale o oramai è una materia sufficientemente conosciuta in giro?

Anche se la situazione è migliorata, la necessità di esperti è enorme: soprattutto l’informazione online è a rischio perché troppo spesso caratterizzata da notizie prive di basi scientifiche. Al giorno d’oggi in generale i temi trovano molto più spazio sui media ma non sempre chi scrive si basa su fonti attendibili.

Come è cambiato il “Laura Conti” in tutti questi anni?

Il corso dal 2001 ha mutato pelle quasi ogni anno anche per i cambiamenti imposti dalla tecnologia. Se penso al programma del primo Corso, ha davvero poco in comune con l’ultimo. Del resto anche i partecipanti sono diversi, pensi che allora solo un corsista aveva il computer portatile…”

Quest’anno il bando chiuderà il 29 giugno. A chi è rivolto?

A diverse categorie professionali: sicuramente a giornalisti professionisti e pubblicisti ma anche a giovani laureati e diplomati interessati al mondo della comunicazione e dell’informazione legata alla sostenibilità. Quindi il corso è rivolto a chiunque voglia vivere un’esperienza unica nel panorama della formazione: attività a tempo pieno con esperienze dirette sul campo, incontri con i migliori professionisti del settore, workshop, visite guidate e degustazione di prodotti tipici. Ma il corso è molto di più: è un periodo in cui si vive all’interno di un gruppo che cresce intorno a un progetto e con cui spesso si resta in contatto nel tempo.

Possono fare richiesta anche gli stranieri purché parlino bene l’italiano. Tutti e 20 i partecipanti dell’edizione 2018 riceveranno una borsa di studio integrale.

Traendo un bilancio dopo le prime sedici edizioni… I frequentanti hanno centrato l’obiettivo prefisso quando si sono iscritti al corso?

L’obiettivo principale è il mondo del lavoro: nei primi sedici anni di attività oltre il 50% dei partecipanti ha trovato un’occupazione o ha riqualificato il rapporto già in corso…

 

Per saperne di più sul bando e sul corso www.corsolauraconti.it

 

di Letizia Palmisano giornalista ambientale

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