Emergenza smog: arriva la pubblicità che pulisce l'aria

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Può una campagna pubblicitaria contribuire concretamente a risolvere l’emergenza inquinamento nelle nostre aree urbane? Con questa domanda Urban Vision, azienda attiva in restauri sponsorizzati, ha realizzato, quale esempio virtuoso dell’apporto che le aziende private possono fornire per limitare l’inquinamento dell’aria, la partnership siglata con la startup Anemotech per la distribuzione e l’utilizzo in esclusiva della tecnologia ambientale The Breath nell’outdoor, in Italia, Regno Unito e altri paesi europei e del Medio Oriente in cui l’azienda opera.
Installato su ponteggi, cantieri di restauro o lavori di riqualificazione urbana, questo speciale tessuto multistrato sviluppato da Anemotech in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per assorbire, trattenere e disgregare le molecole inquinanti, riducendo così in modo significativo la concentrazione di veleni nell’atmosfera.
urban vision

I dati di Roma e Milano

Focalizzando l’attenzione sulle due maggiori città italiane, dalle proiezioni effettuate dall’Università Politecnica delle Marche emerge che l’applicazione di The Breath sui 31.400 mq complessivi di spazi out of home di Urban Vision avrà un impatto sull’inquinamento dell’aria paragonabile all’annullamento delle emissioni di 13.902.700 autoveicoli in un anno.
A Roma, considerando una superficie di 18.700 mq di tessuto The Breath, la capacità annua di abbattimento degli inquinanti è pari al biossido di azoto emesso da circa 2.131.800 auto diesel e ai COV prodotti da circa 5.329.400 auto a benzina. Per fare un esempio immediato, sarebbe come togliere ogni giorno dalla strada 20.442 dei circa 160.000 autoveicoli che circolano quotidianamente sul GRA.
pubblicità urban vision
Sempre secondo l’Università, l’applicazione di 12.700 mq di tessuto The Breath a Milano potrà abbattere l’inquinamento annuo da biossido d’azoto generato da oltre 1,8 milioni di vetture diesel e quello da COV di 4,6 milioni di vetture a benzina. In altri termini, sarebbe come annullare ogni giorno le emissioni inquinanti di 17.649 dei circa 94.000 veicoli che transitano in Area C.
Per ottenere i valori delle proiezioni sul totale dei mq delle installazioni di Roma e Milano siamo partiti dai dati ACI relativi agli inquinanti (NOX, SOX, CO, CO2 e COV) prodotti in media dalle singole auto Euro 5 Diesel e Benzina. Tali valori sono stati incrociati con i dati rilevati dall’Università Politecnica delle Marche sull’adsorbimento massimo ottenibile con il tessuto The Breath necessario a coprire l’area delle singole affissioni” ha spiegato Mattia Pierpaoli, Dottorando dell’Università Politecnica delle Marche.
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Aria avvelenata: è emergenza sanitaria

Il messaggio della campagna è ironico e d’impatto: una volta tanto la pubblicità non ha il compito di vendere auto, bensì di “farle sparire”, indicando il numero dei veicoli annullabili con l’ausilio della tecnologia The Breath in un anno.
L’iniziativa di Urban Vision può portare dunque una boccata d’ossigeno in un contesto urbano sempre più inquinato, dove la cattiva qualità dell’aria che respiriamo ha creato ormai da tempo le condizioni per una vera e propria emergenza sanitaria. A confermarlo è il Rapporto qualità dell’aria in Europa 2016 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che colloca il nostro Paese al 2o posto nella UE per numero di decessi legati all’esposizione a PM2.5, preceduto solo dalla Germania. Secondo dati OMS, inoltre, in Italia si respira l’aria peggiore di tutta l’Europa occidentale, con livelli di inquinamento da PM10 e PM2.5 equiparabili a quelli di alcune aree ad alta densità industriale di Cina e India.
 
 
 

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