Perché la certificazione ISO può ridurre gli impatti negativi dei grandi eventi

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Sempre più i grandi eventi sono attenti al proprio impatto ambientale. Per questo molti organizzatori oggi adottano certificazioni in grado di dimostrare il lavoro svolto sulla questione dell’impatto ambientale. Tra le certificazioni, sicuramente la più nota è la ISO 20121.

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Che cos’è la ISO 20121

La ISO 20121 è uno standard che si concentra in maniera specifica sul mondo degli eventi e si può adattare secondo le proprie necessità ad eventi di qualsiasi dimensione e tipologia, nessuno escluso; inoltre, prevede la possibilità di certificare ugualmente sia gli organizzatori di un dato evento, sia le location che li ospitano, sia i fornitori, per quella parte della loro attività che concerne la fornitura.

Il fine dello standard ISO 20121 è quello di indicare come costruire un sistema per ridurre sistematicamente l’impatto che grandi concentrazioni di persone e movimentazioni di materiali possono avere sulle località e sulle comunità che le ospitano, dal punto di vista delle ripercussioni ambientalisociali ed economiche in egual misura. Lo si fa analizzando nel dettaglio tutto il processo organizzativo, allestitivo e realizzativo secondo i punti della norma, la comunicazione, l’organizzazione interna e il coinvolgimento delle parti interessate, la scelta di collaboratori e fornitori, i rischi connessi allo svolgimento dell’attività. Il tutto  per individuare opportunità di miglioramento e azioni volte a conseguirlo in maniera continuativa.

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Uno standard per ridurre gli sprechi

La 20121 prevede la definizione di obiettivi di miglioramento continuo, di indicatori appropriati e la misurazione della performance; un’auto-valutazione tramite audit interni, un riesame da parte della direzione, sempre coinvolta e al centro del flow del sistema, e il superamento di un’ispezione (audit) da parte di un ente di terza parte, indipendente e imparziale. Come il TÜV NORD a cui abbiamo chiesto quali sono i benefici di adottare tale tipo di certificazione: “I benefici stanno nel ritorno d’immagine e di reputazione virtuosa data dall’adozione volontaria di un simile disciplinare, benefici che sono innegabili e tangibili” spiega il team. “Se applicato a dovere il sistema in genere aiuta a razionalizzare le risorse e ridurre gli sprechi, generando a sua volta risparmi“.

Condurre queste analisi – continua TÜV NORDpermette di escogitare azioni concrete per ridurre il proprio impatto negativo, e mettersi al riparo di “brutte soprese” che spesso hanno risvolti anche estremamente negativi se si verificano”. Lo standard, infatti, affronta questioni pratiche: riciclo, riuso, emissioni energetiche, ciclo di vita delle strutture, servizi alla persona e votati all’accessibilità, mobilità, solo per citarne alcuni. Questo censimento educa tutto il personale coinvolto a conoscere, quindi, e gestire meglio la propria attività, spingendo al perfezionamento e al problem solving.

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