Premio AICA 2016: comunicare con i cittadini (attraverso la musica) fa bene all’ambiente!

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Il 28 ottobre, al Forte di Bard, la cerimonia finale del Premio AICA 2016 per la Comunicazione Ambientale. Ecco i finalisti della categoria dedicata alla musica.

La cerimonia finale del Premio AICA 2016 per la Comunicazione Ambientale si terrà venerdì 28 ottobre presso la “Sala degli Archi Candidi”, all’interno del suggestivo Forte di Bard (AO), dalle ore 18.00 alle ore 20.00. Durante le premiazioni il pubblico avrà l’opportunità di conoscere personalmente alcune delle realtà che si sono particolarmente impegnate nel campo della comunicazione ambientale.

Il riconoscimento è suddiviso in 3 sezioni. La prima categoria si chiama “COMUNICARE CON I CITTADINI FA BENE ALL’AMBIENTE”, e quest’anno è dedicata a chi è riuscito a portare all’attenzione del pubblico le questioni ambientali attraverso la musica. Conosciamo allora meglio i finalisti di questa edizione.

Niccolò Fabi

niccolo-fabiArtigiano della parola cantata, è uno tra i più originali esponenti italiani del cantautorato contemporaneo. Una somma di piccole cose è il suo ottavo album in studio, contenente canzoni emblematiche come “Ha perso la città” e “Filosofia agricola”. L’artista romano ha realizzato il disco sostanzialmente con voce e pochi strumenti acustici, isolandosi in un cascinale nella campagna laziale. L’atmosfera che si respira attraverso le tracce è infatti ben rappresentata dalla copertina: un ameno paesaggio naturale, in cui le chiome degli alberi sulle colline sembrano mescolarsi con le nuvole del cielo. Ma oltre la forma, è il contenuto delle canzoni che veicola una vera e propria “rivoluzione civile” volta all’autentica ricerca del senso delle cose, tra cui un fondamentale recupero delle “radici” da parte dell’uomo contemporaneo, per ritornare a “vivere secondo natura”.

Tra le altre tappe della sua carriera artistica il cantautore ha anche scritto e interpretato, assieme al geologo e divulgatore ambientale Mario Tozzi, uno spettacolo intitolato “Musica sostenibile”. A partire dall’inondazione della val di Stava del 1985, il racconto narra “il complicato rapporto tra l’uomo e l’ambiente, intrecciando note e notizie, il linguaggio scientifico con quello artistico”. Infine, Fabi è stato anche ospite della redazione del noto quotidiano gratuito “Metro”, in occasione dell’Earth Day 2016.

Banda Osiris

 Nasce nel 1980 a Vercelli come rocambolesca combriccola di strampalati artisti di strada che fondano musica, teatro e993716_653302631361233_1803575027_n comicità. Per la popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2, hanno scritto e interpretato l’inno della sesta edizione di M’illumino di meno: la Giornata dedicata al Risparmio Energetico. Hanno poi partecipato come ospiti a diverse edizioni di “FestambienteSud”, l’ecofestival delle questioni meridionali organizzato da Legambiente. Hanno allestito per vari festival “sostenibili” (es. Notte Verde – Settimana del Buon Vivere, Acquedotte) lo spettacolo ACQUACOTTA: un omaggio all’elemento primordiale della vita, con tanto di una lettera indirizzata ai grandi della Terra, per porre l’accento sulla scarsità di risorse idriche. Sono stati impegnati anche con le performances di “FOGLIE, FOGLI E PENTAGRAMMI”, rappresentazione ambientata in un parco, con l’intento di raccontare l’intreccio tra musica e natura. Con Luca Mercalli girano l’Italia per portare nelle piazze e nei teatri lo spettacolo “NON CI SONO PIÙ LE QUATTRO STAGIONI”, che mette in scena come sarà il mondo di domani, se non prendiamo coscienza del riscaldamento globale provocato dalle attività umane. Sulla stessa scia si colloca lo show tragicomico “FINALMENTE IL FINIMONDO – Guida per apocalittici perplessi”, realizzato con il filosofo della scienza Telmo Pievani e il giornalista Federico Taddia: un viaggio ironico e dissacrante, ispirato alla nota profezia Maya, fino alla fine del mondo, attraverso cinque tappe affrontate in chiave evoluzionistica: catastrofe, apocalisse, disastro, nemesi ed estinzione.

Mau Mau

mau-mau-fotoGruppo musicale nato nel 1991 a Torino con il brano Tera dël 2000: una sorta di manifesto ambientalista, che negli anni si è rivelato sempre più drammaticamente attuale. Nel 2008 compongono Brillo di più, inno ufficiale dell’iniziativa “M’illumino di meno” della trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio2: la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e la mobilità sostenibile. Nel 2016 è uscito il loro nuovo album in studio, “8.000 Km”: all’incirca la lunghezza del perimetro della nostra penisola. Il titolo è quindi un chiaro riferimento al territorio italiano, alla sua bellezza e ai problemi che deve affrontare.

Jack Johnson

L’ambiente (oltre la musica e il surf) sono le grandi passioni di Jack Johnson. L’artista hawaiano ha perciò cercato di jack-johnsonconciliare il suo mestiere di cantautore con cause nobili come quella ecologica. Vincitore di diversi dischi d’oro e dischi di platino grazie ai suoi album, Johnson ha deciso di ottimizzare questi risultati nel modo migliore possibile, ossia rinunciando ai suoi prestigiosi premi e utilizzando il ricavato per portare avanti progetti e iniziative in favore dell’ambiente, come la sua Kokua Hawaii Foundation. La fondazione, che l’artista ha creato insieme a sua moglie, si occupa infatti di finanziare e supportare l’educazione ambientale nelle scuole e nella comunità hawaiane, per promuovere e sensibilizzare l’impegno ecologico dell’isola. Un ulteriore esempio della sua coscienza green è la canzone “The 3 R’s: una filastrocca educativa il cui ritornello insegna i principi base dell’economia circolare – riduci, riusa e ricicla.

Redazione

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