Campagna #SOSLupo: la verità del WWF sul rapporto uomo-lupo

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È firmata WWF la petizione #SOSLupo che da più di un mese circola su web e social media. Obiettivo della petizione: fermare la legalizzazione dell’abbattimento di una quota degli esemplari di lupo che negli ultimi decenni hanno ripopolato le nostre montagne. Il “Piano di conservazione e gestione del lupo” presentato alla Conferenza Stato-Regioni il 17 febbraio scorso, nel tentativo di stabilire un equilibrio fra la specie selvatica e l’attività umana, concederebbe infatti alle Regioni la possibilità di derogare, in determinate circostanze, al divieto di abbattimento dei lupi. Se approvato nella sua versione attuale il Piano autorizzerebbe l’abbattimento di fino a un massimo di 60 esemplari l’anno su una popolazione che oggi ne conta poco più di 1600. La specie oggi è in evidente ripresa, tuttavia, avverte il WWF, non può essere ritenuta fuori pericolo a causa della persistenza di una pluralità di minacce, prima fra tutte il bracconaggio ritenuto responsabile della morte di almeno 300 lupi ogni anno.

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La petizione #SOSLupo, affidata al potere comunicativo di Twitter e aperta alle firme dei cittadini il 10 febbraio scorso, è accompagnata da una lettera indirizzata al Ministro Gian Luca Galletti e al Presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini  nella quale il WWF chiede non solo un passo indietro sulla questione abbattimenti, ma anche l’impegno da parte delle istituzioni ad avviare un confronto costruttivo fra mondo scientifico, associazioni ambientaliste e agricoltori per definire un piano d’azione che accolga le istanze di questi ultimi senza rinunciare a conservare la specie.  Contrariamente a quanto molti credono, sostiene con forza il WWF, la convivenza fra uomo e lupo non è una chimera. Questa credenza è frutto, denuncia l’associazione, di una diffusa tendenza a dipingere il lupo come un predatore insaziabile nonché eterno nemico dell’uomo, lettura spesso alimentata dal sensazionalismo mediatico e che si fonda più su luoghi comuni che su verità scientifiche. L’esperienza acquisita in lunghi anni di sperimentazioni da parte del WWF dimostra al contrario che i conflitti con l’uomo possono essere drasticamente ridotti attraverso l’attivazione di misure concrete di prevenzione (recinti elettrificati, cani da guardiania, la sorveglianza dei pascoli).

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Il WWF, che negli anni ’70, fu il primo a denunciare i rischi per la sopravvivenza di questa specie, anche in questa occasione non ha perso tempo indicando, nel testo della petizione, una serie di azioni da mettere in campo per dare seguito agli impegni presi 50 anni fa. Oltre alla lotta al bracconaggio, al controllo dell’ibridazione cane-lupo, al monitoraggio della specie e alle misure di prevenzione e risarcimento per gli allevatori, il WWF ha ritenuto indispensabile inserire nella sua proposta l’attuazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema rivolta sia al grande pubblico che, più nello specifico, alle comunità rurali interessate, e da implementare attraverso tutti i mezzi di informazione disponibili. Una seria e costante attività di comunicazione, sottolinea l’organizzazione,  è utile ad accrescere il grado di conoscenza e ridurre il rischio di circolazione di luoghi comuni e falsità sulla specie, requisito indispensabile per una futura e duratura convivenza fra uomo e lupo.

 

Accogliendo l’invito lanciato dal WWF intanto Regioni e Ministeri competenti hanno richiesto ulteriori valutazioni sui punti del provvedimento messi in discussione dal WWF. Nel frattempo la petizione #SOSLupo, che una settimana fa aveva già superato le 70.000 firme, sembra raccogliere l’appoggio dei cittadini e alcune Regioni come Lazio, Abruzzo e Marche hanno pubblicamente dichiarato la loro contrarietà agli abbattimenti legali. L’obiettivo, rilancia l’associazione, è superare le 100.000 firme entro la fine del mese, firme da consegnare prima dell’approvazione finale del Piano da parte della Conferenza-Stato Regioni mettendo così  fine una volta per tutte alla favola del lupo cattivo.

Noemi Silvestri

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