Gli ostelli italiani diventano “Zero Waste”

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di Giuseppe Totaro

AIG (Associazione Italia Alberghi per la Gioventù) e i Consorzi Nazionali per il riciclo e il recupero dei rifiuti d’imballaggio (Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno) hanno firmato martedì scorso a Milano il protocollo di intesa “Ostelli Zero Waste”, per promuovere una gestione più virtuosa dei rifiuti negli ostelli e la realizzazione di una best practice di prevenzione. In Italia gli Ostelli AIG  sono più di cento e accolgono ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo.
In cosa consiste il progetto? Innanzitutto tecnici ambientali della Cooperativa Erica, partner tecnico del progetto, visiteranno un campione di ostelli AIG nelle maggiori città italiane: Napoli, Milano, Bologna, Cagliari e Torino. All’interno delle strutture verranno condotte una serie di verifiche per individuare l’organizzazione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti; analisi merceologiche dei rifiuti prodotti da uffici, mense e ospiti; interviste ai gestori e ospiti per individuare abitudini e criticità nella gestione dei rifiuti. In più verranno condotte delle sessioni di formazione a gestori e addetti degli ostelli sulle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti e la loro corretta differenziazione. I dati raccolti serviranno a definire le linee guida e criteri da applicare per la gestione interna dei servizi e per la comunicazione interna ed esterna. Inoltre verrà messo a punto un progetto per la riorganizzazione della gestione dei rifiuti all’interno delle strutture visitate.
Intervenendo sull’argomento, il Presidente nazionale di A.I.G., Anita Baldi, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa e “l’assoluta necessità di dare sempre maggiore spazio e forza alle buone pratiche ambientali, a cominciare ovviamente da una capillare diffusione della differenziazione dei rifiuti, fattore oramai decisivo per l’organizzazione, l’economia e la stessa funzionalità delle città moderne e degli spazi urbani. Siamo sinceramente lieti – aggiunge il Presidente – di avviare questo progetto nelle nostre strutture, che sin dalla loro fondazione hanno sempre mantenuto una profonda vocazione culturale, e quindi risposto e accolto sempre convintamente ogni nuova istanza e necessità sociale“.

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