Cinquantaquattro chilometri di arte per l’ambiente

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di Silvia Caprioglio

Una grande opera d’arte vivente per stimolare la consapevolezza della necessità di un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente. È questo il principio ispiratore di S.U.S.A., Sentiero Umano di Solidarietà Artistica Ambientale, progetto di performance artistica collettiva che unirà le città di Torino e Susa il 21 dicembre – leggasi 21/12 – alle 12,21.

Niente a che vedere con la discussa profezia dei Maya: l’evento nasce da un’idea del grande artista piemontese Michelangelo Pistoletto e da professionisti ed enti da tempo attivi sul territorio, che per il giorno del solstizio d’inverno hanno pensato ad una catena di persone che intrecceranno le proprie mani per tre minuti lungo i 54 chilometri che uniscono Torino e Susa. Cinquantamila persone attese, centomila mani, che collegheranno il cuore della capitale sabauda, piazza Castello, al cuore della Val di Susa, lungo la Strada statale 25, per lanciare con un gesto simbolico il messaggio che il futuro della Terra è nelle nostre mani e che dobbiamo impegnarci tutti per lasciare un futuro vivibile ai nostri figli.

L’evento si inserisce all’interno del Rebirth-day, la prima giornata universale della rinascita, organizzata da un comitato internazionale di artisti per sensibilizzare, attraverso il connubio tra arte e natura, sulla necessità di un’attenzione e un impegno per le condizioni del pianeta. In quel giorno ci saranno contemporaneamente una serie di performance in tutto il mondo, e il S.u.s.a. sarà una di queste; una potente azione simbolica di riconciliazione fra natura, comunità e arte. Gli organizzatori del sentiero valuteranno le inevitabili ricadute ambientali dovute a mezzi di trasporto e di soccorso, dispositivi usa e getta, rifiuti, impegnandosi a ridurne l’impatto complessivo.

Il sentiero ci sembra possa proporre una nuova cultura del luogo, legata al territorio e al riconoscimento dell’importanza del concetto di margine, intendendo con margine quello spazio spesso poco compreso e dimenticato tra città e campagna, tra il mondo antropizzato e il mondo naturale”, spiega Isabella Zanotti, membro del comitato organizzatore di S.u.s.a. e creatrice di orti e giardini. “Il sentiero – continua Isabella Zanotti – è quella connessione mancante che ci consente di capire che la città, senza la montagna e la sua valle, con l’ossigeno prodotto dagli alberi e la sua biodiversità, semplicemente muore”.

Un appello alla consapevolezza e alla partecipazione a cui tutti sono invitati a rispondere, secondo il motto della manifestazione “Vieni anche tu. Vieni come sei”. Sul sito www.sentieroumano.it è possibile visualizzare il tracciato dove ciascuno può prenotare la propria posizione.

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