ON AIR_RADIO RAEE: i rifiuti son arte!

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di Francesca Morra

Il progetto ON AIR, nato in occasione del 20° compleanno di Life+, continua! Dopo l’inaugurazione della mostra a Torino di ON AIR_RADIO UPCYCLE lo scorso 31 maggio, ci sarà ON AIR_RADIO RAEE sabato 9 giugno dalle ore 17.00 alle 21.00 in una One day opening irripetibile. L’esposizione allestita presso il Polo di Trattamento Rifiuti di GAIA S.p.a (fraz. Quarto Inferiore 273/D, Asti), presenta lavori inediti progettati per l’occasione e nati dall’interazione degli artisti con il luogo.

Ci siamo fatti raccontare qualche curiosità dal presidente di GAIA, Giovanni Periale.

Che cosa propone di diverso la vostra mostra rispetto ad altre che già trattano i rifiuti come forma d’arte?
La location: non solo ci saranno opere d’arte che parlano di rifiuti e che sono realizzate con materiali recuperati dai nostri rifiuti, l’impianto stesso diventa il teatro che ospita una mostra d’arte contemporanea. E’ la rivalutazione non solo dei materiali ma di tutta la realtà che lavora i rifiuti.
Per gli artisti è stato stimolante realizzare opere inedite facendosi ispirare dal luogo che le andrà a contenere: non più una sala asettica che fa pensare all’arte come qualcosa di distante dalla realtà, ma l’arte immersa nella realtà. I gangli più profondi della nostra organizzazione sociale, gli impianti che gestiscono il problema dei rifiuti, diventano luogo di unione tra cultura e impresa.
Sarà un One Day Opening per conoscere l’arte contemporanea laddove solitamente non si è esercitati a vederla.

Da dove è nata l’idea di trasformare la vostra tettoia in un’esposizione di opere d’arte contemporanea?
E’ nata dall’incontro con Roberta Pagani e Corinna Carbone che portano avanti questo nuovo modo di intendere l’arte e la sua esposizione. Opere site specific, interventi di street art, azioni performative, opere pittoriche e fotografiche che con la loro presenza trasformano gli ambienti che le ospitano. I luoghi della “normale realtà contemporanea” contenendo opere d’arte ne subiscono la forza trasfiguratrice offrendo la possibilità di interpretarli in modo nuovo, di farli assaporare con lo sguardo “profetico” degli artisti.
Il sistema integrato di gestione di rifiuti di GAIA è simbolo della nostra attitudine di fondo. Fare sistema e portare le persone ad assaporare sia la cultura che gli sconosciuti meccanismi dell’industria nata per dare sostenibilità a un nuovo modello di vita. Cultura e trattamento rifiuti, realtà spesso sconosciute e distanti dall’opinione pubblica generalista nonostante la condizionino fortemente, anche qualora non ne fossimo coscienti. E’ una contaminazione di presente e futuro, di realtà e immaginazione, di grigia routine e colore del recupero, un linguaggio capace di parlare con le immagini, dare armonia, bellezza, speranza.

Chi sono gli artisti che sono stati coinvolti?
Saranno presenti in mostra i lavori di Ruggero Asnagho, Br1, Alessandra Baldoni, Drei Kollektive, Gec Art, The Bounty Killart, Giulio Zanet e 4ground. Fanno parte della squadra di Roberta e Corinna, curatrici della mostra. Si tratta di giovani artisti del territorio e non che, a seguito di un sopralluogo in azienda, hanno realizzato le opere ciascuno utilizzando il proprio media. Ci sono gli street artist Gec Art e Br1, ormai noti per i loro interventi urbani tra Torino e dintorni, la fotografia di Alessandra Baldoni, artista perugina che ha chiesto per l’occasione la collaborazione del fotografo Alessio Anastasi per fotocollage di medie dimensioni, e la pittura di Giulio Zanet con una grande tela appesa alla capriata dell’impianto. Interventi installativi e una performance che chiamerà in causa la sensibilità del pubblico saranno messi in scena dai collettivi di artisti Drei Kollektive e 4ground. Per finire, il gruppo dei The Bounty Killart (nel cui cantiere c’è una mostra curata dal critico d’arte Gillo Dorfles alla Triennale di Milano) ha realizzato un ironico intervento scultoreo da ricercare tra metri cubi di lattine.
Una mostra ricca e sicuramente vissuta, dall’azienda in primis e dagli artisti che si sono lasciati coinvolgere dal progetto.

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