CycloMonviso, quando Francia e Italia si incontrano nel nome del turismo sostenibile

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di Giuseppe Totaro

Natura, storia e arte da vivere in bicicletta. Tutto questo e molto altro è CycloMonviso, il progetto di percorso ciclabile che unirà Racconigi, Savigliano e Saluzzo con Guillestre in Francia, passando per i Comuni della Valle Varaita, le salite del Queyras e il mitico Colle dell’Agnello. Dopo la ribalta internazionale dello scorso febbraio alla Bit di Milano, il progetto è stato presentato sabato 21 aprile alla rinnovata Ciclo-Officina della Porta di Valle di Brossasco da Enrico Mariano, assessore al turismo del Comune di Racconigi, Fulvio Rubiolo, assessore al Comune di Saluzzo, che ha delineato gli aspetti tecnici del percorso, Silvano Dovetta, presidente del Parco del Po Cuneese, che ha esposto le peculiarità del progetto “Pit Monviso – l’uomo e le territoire“.

CycloMonviso è un felice connubio tra comunicazione, sport e turismo sostenibile. La campagna informativa, oltre a strumenti tradizionali quali manifesti e locandine, ha previsto la creazione di una cartina e un folder di schede dettagliate con i vari percorsi fruibili nell’area del Monviso. Coordinati anche i vari gadget promozionali, tutti personalizzati con il logo dell’iniziativa, e la scheda “raccolta punti”, sulle quali i ciclisti potranno accumulare punti a seconda dei percorsi realizzati.

L’area di intervento di CycloMonviso coincide con tutta l’area del Pit Monviso, territorio dalla forte vocazione per il ciclismo e il cicloturismo. Il progetto, inserito nel programma Alcotra di cooperazione tra Italia e Francia, vuole far conoscere al di fuori dei confini nazionali l’area cicloturistica e inserire CycloMonviso nell’elenco dei percorsi più apprezzati a livello europeo. I circa 150 chilometri sono percorsi da itinerari multiformi, destinati sia agli sportivi che alle famiglie. Fondamentale lo sforzo che tutti gli attori locali stanno facendo per assicurare il massimo supporto al cicloturista. A tal proposito si stanno attivando, oltre ai servizi dedicati alla sicurezza, l’accoglienza, l’informazione e il ristoro, anche un servizio di cycloguide sul territorio, che avranno il compito di guidare i turisti nelle molteplici ‘deviazioni’ dal percorso principale.

Per maggiori informazioni sui percorsi e sulle attività connesse al progetto visitate il sito ufficiale del progetto e la pagina Facebook.

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