“Pop Heart – un cuore per la montagna”: un progetto innovativo per imparare ad amare le vette vicine e lontane

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di Valeria Rocca

Una grafica non convenzionale legata al mondo della pop art e un grande amore: la montagna. Questi i punti cardine della campagna di comunicazione ambientale “PopHeart – Un cuore per la montagna – A heart for mountain” voluta dall’ ARPAV, agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, nell’ambito del programma europeo DOCUP obiettivo 2- anni 2000-2006. Scopo della campagna, realizzata nel 2006, ma di grande attualità, è quello di sensibilizzare i cittadini e i turisti ad acquisire una maggior conoscenza degli aspetti peculiari dell’ambiente montano, della sua cultura e delle sue tradizioni.

Come ci spiega Paola Salmaso, Dirigente Settore per la Prevenzione e la Comunicazione Ambientale della Regione Veneto, che ha risposto ad alcune nostre domande «la campagna intendeva sviluppare due temi principali: quello della tutela ambientale, vale a dire che il turista in montagna deve adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente, ponendo particolare attenzione a non trasformare la visita in contaminazione ambientale. Nello specifico i temi affrontati sono stati la flora, i funghi, il fuoco, i rifiuti, il rumore, il campeggio, il rispetto e la responsabilità e quello della tutela dell’incolumità personale fornendo all’escursionista semplici consigli ed informazioni in merito all’allenamento, all’abbigliamento, alle condizioni meteo, all’isolamento e all’attrezzatura».

Interessante è la scelta della strategia comunicativa. Perché la Pop Art?
«L’utilizzo della pop art si inserisce in una strategia di comunicazione che ARPAV persegue da tempo, caratterizzata dall’utilizzo di linguaggi e grafica non propriamente convenzionali ma in grado di stimolare emozioni e suggestioni che supportano il ricordo del messaggio. Seguendo l’ispirazione dettata dallo slogan, la campagna si sviluppa riprendendo i concepts creativi e artistici che contraddistinguono la pop art: da Andy Warhol a Roy Lichtenstein fino ad arrivare a Keith Haring. Lo stesso logo della campagna riproduce uno stilema tipico della poetica di Warhol: un cuore ripetuto in tre riquadri seriali e virato di colore lascia lo spazio del quarto riquadro ad una montagna stilizzata integrando all’interno della grafica il nome e lo slogan della campagna».

Ci può spiegare quali obiettivi si sono voluti raggiungere con questa scelta?
«L’obiettivo generale della campagna di comunicazione sull’educazione alla montagna è stato quello di indurre nei cittadini e nei turisti riflessioni critiche sulle proprie modalità di comportamento sensibilizzandoli in particolare sui temi della tutela ambientale e dell’incolumità personale. L’obiettivo generale della campagna è stato quello di orientare i cittadini a una maggiore sensibilizzazione e a un miglior rapporto con la montagna, con speciale riguardo per i parchi situati nel territorio della Regione Veneto; destinatari di questo progetto possono quindi essere considerati tutti coloro che per vari interessi e motivazioni si recano in montagna».

Come è stata strutturata la campagna di comunicazione di questo progetto?

«Nell’ambito del progetto sono stati prodotti: un booklet , piccolo opuscolo informativo cartaceo con un formato compatto che raccoglie in sintesi i contenuti della campagna, distribuito durante manifestazioni ed eventi pubblici, spedito a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta e scaricabile dal sito internet dell’Agenzia, due cortometraggi di 4 minuti l’uno circa che utilizzano fotografia, animazione e filmato, uno dedicato all’ambiente (ECO) e l’altro dedicato al tema della sicurezza (SAFE) raccolti in un DVD anch’esso distribuito e spedito e ora visibile sul sito di ARPAV; una sezione del sito internet di ARPAV dedicata ad approfondire i contenuti della campagna e organizzata con un’interfaccia polifunzionale per interagire facilmente e una bandana, come gadget. I cortometraggi hanno partecipato inoltre alla 63^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel Forum Fedic “Il futuro del Corto d’autore – Il Corto per un futuro sostenibile”. Tutta la campagna è stata realizzata in due lingue: italiano e inglese».

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