Il Premio Piazzano e l’importanza della divulgazione scientifica

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di Alessandro Ferrua

La divulgazione scientifica, per il pubblico non specializzato, è un tipo di informazione molto utile che spesso aiuta a farsi un’idea su alcuni temi, anche se non se ne conoscono in modo approfondito gli eventuali aspetti “tecnici”, propri dello scienziato. Attualmente sono pochissime le associazioni che si dedicano a questa attività. Tra queste, l’Associazione Culturale “Piero Piazzano”, che nasce nel 2001 in seguito alla scomparsa del giornalista novarese che ha dedicato la sua vita alla diffusione della conoscenza nel campo scientifico. L’intenzione di Alberto Toscano, presidente dell’Associazione, era «continuare sulla strada della divulgazione di temi scientifici, tecnologici ed ecologici, molto cari a Piero Piazzano, premiando i giovani che si sono distinti in questo campo, grazie alla loro sapienza comunicativa». Infatti è proprio tra i giovani che si cerca il vincitore del premio, consistente in una scultura dell’artista novarese Angelo Bozzola e assegnato ogni anno nel mese di maggio, periodo in cui la pianura padana novarese, con le sue risaie allagate, è ancora più suggestiva.

«La cerimonia di premiazione avviene alla Facoltà di Economia dell’Università di Novara, che fa parte dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, durante un sabato mattina ed è preceduta da un convegno che ogni anno propone un argomento diverso su cui confrontarsi” sostiene il presidente e aggiunge che “il Premio e il Convegno sono nati con il patrocinio ufficiale dell’Unesco, cosa rara per un’associazione culturale, soprattutto perché è dall’inizio della loro attività che è duraturo».
Gli stessi membri dell’Unesco, insieme ad alcuni esperti dell’OCSE vi hanno partecipato, oltre a molte personalità legate al mondo della cultura scientifica, rappresentanti dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani (UGIS) e il Presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca.

Quella del 2010 è stata la nona edizione ed è stata vinta da Federico Ferrazza, noto per le sue conoscenze scientifiche e tecnologiche, applicate nei suoi insegnamenti presso i master di divulgazione scientifica all’Università La Sapienza, di Roma, all’Università Tor Vergata e alla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione. Il convegno aveva come titolo “Risorse e rischi per l’uomo e per l’ambiente di domani”, infatti mai come in questo periodo e in particolare durante quest’anno, l’opinione pubblica ha mostrato preoccupazione per tutto ciò che riguarda l’ambiente e le conseguenze negative che le molteplici attività antropiche possono determinare.

Hanno pesato soprattutto gli episodi emblematici, come il fallimento della Conferenza di Copenhagen sui cambiamenti climatici, la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma della BP nel Golfo del Messico e il vulcano islandese che ha messo in risalto la vulnerabilità del nostro sistema socio-economico. Questioni che sono della massima attualità e che fanno riflettere sull’importanza della divulgazione dei temi scientifici correlati ad altri aspetti della società.

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