Io vado in eco-vacanza: campeggi e soluzioni ecologiche per una vacanza in punta di piedi

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di Annalisa Audino

È tempo di vacanze: da alcuni mesi cataloghi e depliant descrivono mete da sogno invogliando tutti a fare le valigie. In realtà la crisi economica che si è abbattuta su tutta Europa ha modificato molto le abitudini del popolo vacanziero italiano, specie quello che ha figli. A dire il vero una buona parte di persone probabilmente non farà vacanze, ma si accontenterà delle gite fuori porta giornaliere o della semplice pace che si ritrova quando si può stare a casa. Una parte di popolazione invece, potendosi permettere le vacanze, ha comunque dovuto rinunciare a hotel e offerte total relax a causa delle spese eccessive, magari riscoprendo il camping e provocando un boom di prenotazioni sicuramente inatteso.
La cosa curiosa però è la nuova modalità di fruizione del campeggio, diventato una sorta di sfarzo avventuroso da vivere anche sotto la tenda. Naturalmente ci sono due scuole di pensiero: una molto più intransigente e rispettosa della natura circostante, un’altra più indulgente e meno attenta, probabilmente più votata al guadagno dell’iniziativa.

«E’ importante non confondere il lusso con la qualità – spiega Catherine Granier de Cassagnac, membro della prima scuola di pensiero – l’uno non è assolutamente ecologico, l’altro sì. C’è addirittura gente che vorrebbe l’aria condizionata nelle tende: è impossibile! Se si va in vacanza in un posto bisogna rispettare il luogo e così se si costruisce qualcosa, questo dev’essere coerente col paesaggio, ossia con il tipo di piante, di arbusti, di fiori, di sentieri o di sabbia».

Su You Tube si trovano alcuni esempi di questa nuova frontiera del campeggio: piattaforme lignee che riparano dall’umidità del terreno e su cui tendere corde prive di picchetti, toilette fisse, blocchi cucina e arredamento e servizi confortevoli come in albergo. Anche in Italia è iniziata questa moda eco-chic: tra le altre, una ditta di Siena s’è lanciata in questa nuova bio-diversità vacanziera per i tour operator belgi della Selecamp, che attrezzano campeggi di tutta Europa.

Sicuramente l’attenzione all’ambiente, anche per quanto riguarda la costruzione di campeggi attenti alle esigenze ambientali, sta diventando non solo una moda, ma anche una necessità. «Smantellare una vecchia roulotte o sfasciare una mobil-home, costruite con i materiali di un tempo – spiega Jean Guy Amat, vice presidente della Camera di Commercio di Béziers, centro del turismo del sud-ovest francese– costa, a seconda delle dimensioni, da 500 a 1500 euro. Eliminando completamente la plastica assieme a tutto ciò che non è biodegradabile e utilizzando solo legno, vetro, zinco, acciaio e ferro, sarà più conveniente costruire e/o demolire, ma soprattutto si rispetterà l’ambiente».

Inutile ripetere che anche in vacanza non siamo esenti dai nostri doveri di cittadini civili e intenti a salvaguardare il mondo. Sono sempre di più anzi le proposte di agenzie equo e solidali (Viaggiemiraggi, Coopi, Osservatorio Balcani, Viaggisolidali) per coloro che, con un occhio al portafoglio ed uno all’ambiente e al rispetto culturale, vogliono una vacanza perfetta sotto tutti i punti di vista. Le offerte variano dai soggiorni nel Sud del mondo ospitati da ONG al turismo comunitario di conoscenza o a tema come la fotografia antropologica e l’ecoturismo. Aderendo alle offerte equo si contribuisce allo sviluppo dell’economia locale, si vive a stretto contatto con la comunità del posto e si cerca di limitare i danni del turismo di massa. Addirittura, per chi ha maggiori capacità di adattamento è consigliato il turismo comunitario: una vacanza dedicata a sperimentare gli usi e i costumi della comunità visitata e dove può capitare di dormire per terra o prendere acqua da pozzi, il tutto rispettando la Carta di Lanzarote, il codice per un turismo sostenibile, e il Codice mondiale di etica del turismo, redatto e approvato dai membri dell’Organizzazione mondiale del turismo.

Se ormai avete prenotato un viaggio tradizionale, non preoccupatevi: il turismo sostenibile è anche fatto di piccoli gesti e piccole accortezze inserite in una vacanza tradizionale. Regole fondamentali? Viaggiate in punta di piedi, assaporando le diversità, facendo degli imprevisti delle interessanti varianti al viaggio e lasciando le cose come le si trovano. Questo è un buon modo per cominciare!

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