Ridurre di un bit

| scritto da |

di Alessio Sciurpa

Lanciare una messaggio civico importante di responsabilizzazione sulla riduzione dei rifiuti elettronici, anche questo è la “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”. Due realtà giovanili distinte della provincia di Cosenza coinvolte: Altomonte (CS), centro di 5000 abitanti, perla del turismo in Calabria ed isola d’arte del ‘300, che si trasforma in un set cinematografico partecipato dove circa 200 giovani si impegnano al fine di trasformare il proprio centro storico in “eco-electronic place” del ventunesimo secolo, attraverso la realizzazione di uno spot televisivo sulla riduzione dei rifiuti elettronici;

e Rende (CS), centro dinamico ed universitario, dove 30.000 studenti il 28 novembre, diventeranno protagonisti di un’evento eco sostenibile, trasferendo ai loro piccoli cloni, alunni delle scuole elementari e medie, buone pratiche per il riutilizzo dei rifiuti hi-tech.

E’ Laplacian, la società di progettazioni innovative con sede a Rende, ad aver coordinato la realizzazione di quest’azione, ne parliamo con Tommaso Caporale, AD di Laplacian.

Prendendo spunto dal vostro progetto di recupero di materiali elettronici destinati allo smaltimento in discarica o addirittura all’abbandono, come si possono unire azioni a favore dell’ambiente con azioni di valore sociale?
«Mettendo in piedi il progetto “Re-Waste”, una rete di laboratori mobili di raccolta per il riuso di apparecchiature dismesse, oltre ad evitare una “pandemia” di sprechi, nell’acquisto di sempre più nuovi obelischi elettronici all’avanguardia (mi riferisco alla componentistica elettronica che molto spesso ha prestazioni esagerate rispetto a quelle realmente sfruttate) e grazie alla divulgazione della conoscenza di tali potenzialità da parte di giovani esperti del settore (ingegneri informatici e tecnici) , ha innescato un doppio meccanismo di sviluppo sociale: le apparecchiature dismesse, “ri-spolverate” o dotate di software libero, verranno cedute gratuitamente a famiglie disagiate e meno abbienti trasferendo ad esse un importante know-how, innovando il nostro rapporto con la natura, così come la tecnologia lo fa con le abitudini».

Come comunicare l’importanza della raccolta RAAE e del loro successivo riuso e quale target state privilegiando?
«Il progetto, partito con l’apertura dell’eco-set proprio sabato 21 novembre, è focalizzato sulla sensibilizzazione al riutilizzo dei rifiuti provenienti da materiale informatico; il pretesto dello spot ha come feedback l’attenzione da parte dei giovani al tema dello smaltimento dei RAEE, ancora poco conosciuto tra le nuove generazioni che paradossalmente ne sono i principali utilizzatori. Mentre la tecnologia irrompe, la conoscenza delle buone azioni nel rispetto dell’ambiente indietreggia. Laplacian ha voluto ribaltare questa tendenza».

Lascia un commento